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Atene, il tour delle chiese bizantine da vedere

Ecco le chiese bizantine da vedere ad Atene tutte molto ben curate e ricche di decorazioni

Tra il 330 d.C. e il 1454 d.C. Atene non è più il centro del mondo classico, ma diventa una piccola località ai margini dell’enorme e potente impero bizantino con strade strette e case con camere che si raccolgono intorno a un cortile.

A causa dei saccheggi che continuarono a susseguirsi nel corso dei secoli, poche sono le testimonianze dell’architettura di questo periodo, tranne che per le chiese bizantine degli antichi quartieri, una zona dove il tempo sembra essersi fermato e dove si può passeggiare tranquillamente grazie all’intervento di ristrutturazione che ha chiuso al traffico e pedonalizzato l’intera area.

Le chiese sono tutte molto ben curate e ricche di decorazioni, per cui vale decisamente la pena fare un tour, anche perchè Atene oltre a l’Acropoli, vanta il primato di città con maggior concentrazione di chiese bizantine di tutta la Grecia.

Agion Asomaton

Partiamo da Agion Asomaton una chiesa ortodossa bizantina, che affaccia sulla piazza omonima e punto di partenza non solo per questo itinerario, ma anche in generale per i quartieri antichi, data la sua vicinanza con la metropolitana.

Kapnikarea

Passando per plaza Monastiraki, una delle più famose della città per il suo animatissimo mercato delle pulci, facciamo una sosta anche alla chiesa metropolitana di Atene, che sebbene non sia del periodo bizantino, merita comunque una visita.

Poco distante troviamo invece Kapnikarea, una chiesa bizantina annessa all’università di Atene che deve probabilmente il suo nome al suo creatore. In realtà si tratta di due chiese affiancate: una del XI secolo con pianta a croce greca e una del XIII secolo sormontata da una affascinante cupola.

Per un attimo di relax e per godersi un po’ di ombra sotto la rigogliosa vegetazione, si può visitare anche il vicino cimitero di Kerameikos.

Mitropoli o Panagia Gorgoepikoos

Superando piazza Monastiraki si raggiunge un’altra piazza, chiamata piazza della cattedrale per la presenza di ben due chiese: Mikri Mitropoli (piccola cattedrale), costruita nel XII secolo, e Megali Mitropoli (grande cattedrale), la cattedrale di Atene.

La prima, quella che rientra nel nostro itinerario, è dedicata ad Agios Eleftherios e a Panagia Gorgoepikoos, patrono delle partorienti. Al suo interno si possono ammirare affascinanti bassorilievi dell’epoca.

Panagia Grigoroussa

Ancora una volta vicino a una più moderna chiesa, dedicata agli arcangeli e alla Vergine Maria, troviamo questa chiesa bizantina originaria del XII secolo, ma che ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, in particolare durante il periodo ottomanno.

Poco distante troviamo anche una chiesa dedicata a Sant’Elia che probabilmente fu costruita nello stesso periodo, ma che succesivamente fu convertita in una chiesa cattolica e decorata secondo i canoni di bellezza del peiodo (XV secolo).

Agias Apostoli

Uscendo momentaneamente dagli antichi quartieri, visitiamo l’unica chiesa bizantina ubicata nell’Agorà di Atene e dedicata ai santi Apostoli. Costuita nel X secolo, fu parzialmente rifatta nel XIX secolo e attualmente è in restauro, in particolare i bellissimi affreschi che si trovano all’interno.

Agios Nikolaos Rangavas

Parte del palazzo della famiglia Rangavas, dove abitarono diversi importanti imperatori bizantini e patriarchi ecumenici, questa chiesetta del XI secolo è stata da poco restaurata. Al suo interno si trova la prima campana installata dopo la liberazione dai Turchi, che le avevano vietate, nonchè la prima a suonare nel 1833 per annunciare finalmente Atene libera.

Sòtira Likodìmou

Anche questa chiesa è leggermente fuori dai quartieri antichi, ma data la sua importanza deve comunque essere inserita in questo itinerario.

Conosciuta anche come Chiesa Russa, fu costruita nel 1031, ma subì diversi danni nel corso dei secoli. Inizialmente fu dedicata alla Vergine Maria e poi alla Santa Trinità, ma visto che fu restaurata soprattutto grazie allo zar Nicholas I e allo zar Alessandro II, il suo nome cambiò in chiesa russa. Attualmente è una delle chiese meglio conservate della città.

Agia Ekaterini

L’ultima chiesa del nostro itinerario è Agia Ekaterini, dedicata a santa Caterina a costruita alla fine del XI secolo, sopra i resti di una più antica basilica cristiana di cui si possono vedere ancora alcuni resti.
Negli anni subì diversi cambiamenti, divenne anche una sinagoga, fino ad essere dedicata nuovamente a santa Caterina.

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