Tra i monti del Pinto e della Hassia, si trovano i famosissimi monasteri delle Meteore, che non sono altro che rocce di arenaria (letteralmente “rocce sospese”), sopra ad alcune delle quali sono stati costruiti dei monasteri ortodossi.
La località dei monasteri è Meteora, si trova a nord della Grecia al bordo nord occidentale della della Tessaglia a circa 200 km da Salonicco, è un importante centro della chiesa ortodossa, nonché una rinomata meta turistica.
Attualmente sono solo 6 quelli funzionanti e visitabili, più un settimo disabitato, gli altri sono andati distrutti e si possono visitare alcune rovine.Sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
♥ Leggi anche: Visitare Acropoli di Atene: ecco cosa tutti vanno a vedere
Cosa sono i Monasteri delle Meteore
Questi impressionanti massi a picco vennero inizialmente abitati da religiosi, il primo fu l’eremita Barnaba che nel 985 si stabilì in una grotta.
Quattrocento anni più tardi venne fondato sul monte Athos il primo e quello posto più in alto dal monaco Athanasios. Dopo questo vennero costriuti altri 23 monasteri.
Rimane ancora un mistero come gli eremiti avessero raggiunto la cima di queste rocce e soprattutto come hanno potuto costruire i monasteri a picco sulla vallata.
I 6 Monasteri delle Meteore
Il primo e a ben 613 metri si trova Gran Meteora o monastero della Trasfigurazione, all’interno del quale c’è l’imponente chiesa bizantina Katholikon del Trecento e completamente affrescata nel Quattrocento. Nel complesso ci sono anche altre tre chiese dedicate ai santi Costantino ed Elena, a san Atanasio e a san Giovanni Battista, il refettorio trasformato in museo e la caverna dove aveva vissuto Athanasios.
Il monastero di santo Stefano, Agios Stefanos, ospita invece il Katholikon (edificio sacro), dedicato a san Caralambo, al centro del complesso. Suggestiva anche la piccola chiesa dedicata a santo Stefano, decorata nel Cinquecento con affreschi.
In cima a una scalinata di 140 gradini costruita all’inizio del Novecento, è ubicato invece il monastero della Santissima Trinità o Agia Triada. Costruito a fine Quattrocento, è piccolo, ma con diversi affreschi sulla storia della Chiesa ortodossa e pregevoli icone.
A completare la visita c’è la cappella di san Giovanni Battista, le celle dei monaci, il refettorio e le cucine.
Chiamato con il nome del monaco Varlaam che costruì una chiesa e alcune celle, il monastero di Ognissanti attualmente si raggiunge salendo una scala di circa 200 scalini, anche se inizialmente il monaco aveva creato un complesso e traballante sistema di impalcature per raggiungere la cima della parete rocciosa.
A parte il Katholikon a pianta greca, si possono visitare la cappella dei Tre Gerarchi, quella dedicata ai santi Cosma e Damiano, il refettorio, l’ospizio e l’ospedale. Molti gli affreschi e le reliquie.
Posto in uno dei picchi più verticali è ubicato invece Roussanou, che fino a poco più di cento anni fa si poteva raggiungere solo tramite una serie di scale a corda. L’edificio sacro è dedicato alla Trasfigurazione di Cristo ed è riccamente affrescato.
Infine vi è il monastero di san Nicola o Agios Nikolaos su uno stretto picco di roccia, che ha costretto i monaci a sviluppare la costruzione in senso verticale, seguendo l’andamento della roccia.
Solo dieci i monaci che potevano vivere in questo che è probabilmente il più angusto dei monasteri. E’ stato affrescato dal più grande artista greco del XVI secolo, Theofanis Strelitzas di Creta, anch’esso un monaco.
Da sapere sui monasteri
Ogni monastero ha degli orari di apertura differenti, che solitamente sono più lunghi o senza pause nel periodo estivo. Da ricordare che in inverno Agios Stefanos è chiuso.
I monasteri sono facilmente accessibili da persone di tutte le età e ci sono diverse possibilità di parcheggio nelle vicinanze. Si può anche salire ai monasteri con il metodo che utilizzavano i monaci nel XIV secolo, ossia con carrucole e argani.
L’entrata ad ogni monastero è di 2 euro e viene messa a disposizione una gonna per coprire le gambe se sono scoperte.
Per pernottare si può scegliere tra Kalambaka e Kastraki, due paesi che offrono diversi tipi di strutture ricettive e ristoranti, a pochi chilometri dai monasteri.