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Cosa visitare a Palermo: 10 cose assolutamente da vedere

Se sei curioso di sapere cosa visitare a Palermo ecco la lista delle 10 cose che assolutamente devi vedere se passi un soggiorno nel suggestivo capoluogo siciliano

Cosa visitare a Palermo? Di tutto e di più, parliamo della città probabilmente più affascinante dell’intera Sicilia, inserita tra le città città italiane da visitare, e quindi non puoi fare a meno di visitarla.

A Palermo trovi davvero tutto quello che desideri, il mare e luoghi straordinari frutto delle tante dominazioni che hanno interessato la città e l’intera isola nel corso dei secoli.

Proviamo a capire quali sono le 10 cose da visitare a Palermo assolutamente.

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1. Palazzo dei Normanni: Una spettacolare opera architettonica di grande pregio e valore

Palazzo dei Normanni
Palazzo dei Normanni

Per cominciare nella lista di cosa visitare a Palermo, iniziamo dallo splendido Palazzo dei Normanni che rappresenta la residenza reale più antica di tutta l’Europa dove oggi ha sede l’Assemblea Regionale Siciliana.

Un tempo era invece dimora dei sovrani del Regno delle due Sicilie. Il Palazzo è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2015.

Al Palazzo dei Normanni si accede da Piazza Parlamento ma per le visite turistiche c’è un ingresso dedicato in Piazza Indipendenza, di fronte a Piazza d’Orleans.

Per visitarlo nel migliore dei modi servono un paio d’ore, vista anche la maestosità della struttura e le tantissime sale che costituiscono l’architettura interna di un palazzo veramente unico.

Da vedere i cortili interni tra i quali il Maqueda con le bellissime logge rinascimentali e il Cortile Fontana che si raggiunge tramite scaloni monumentali dal fascino indiscusso.

Cappella Palatina
Cappella Palatina

Imperdibile anche la Cappella Palatina del 1132 all’interno, dedicata a San Paolo Apostolo, composta da tre navate con colonnato in granito e marmo cipollino. Decisamente di impatto la cupola e le absidi in mosaici bizantini dal fascino smisurato.

È posta al primo livello, mentre il patio da accesso alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Continuando a salire troverai le grandiose sale:

  • la Sala d’Ercole,
  • quella dei Viceré,
  • la Sala di Federico,
  • la Pompeiana
  • quella dei Venti.

Da vedere la Sala del Duca di Montalto che un tempo era utilizzata per sistemare le munizioni.

Non mancano le opere arte tra le quali molte di Guttuso, Joan Mirò, Francesco Lojacono e Antonino Leto. Apre dal martedì al giovedì.


2. Visitare la Cattedrale di Palermo: probabilmente una delle più belle cattedrali al mondo

Cattedrale di Palermo
Cattedrale di Palermo

Cosa visitare a Palermo se non la sua splendida Cattedrale?

Parliamo di un elemento architettonico unico, costituito da differenti stili integrati in una singola struttura che porta la firma delle tante dominazioni che ha subito la città.

La sua edificazione risale al 1184 grazie all’arcivescovo Gualtiero Offamilio che la dedicò alla Vergine Assunta in Cielo.

Qui dove ora sorge la Cattedrale di Palermo, prima della sua costruzione, c’era una moschea (nel periodo della reggenza araba) convertita in edificio per il culto cristiano dopo la cacciata dei saraceni.

A causa delle diverse dominazioni che si sono susseguite a Palermo, la sua Cattedrale ha visto confluire nel suo stile una molteplicità di forme differenti anche se comunque domina lo stile del XII secolo che è in pratica quello normanno.

Ma c’è da dire che molte modifiche e integrazioni sono datate XVIII secolo, come ad esempio la pianta interna che viene trasformata in croce latina e sempre all’interno si ritorna ad uno stile di stampo neoclassico.

Viene introdotta in questo periodo la grande cupola all’intersezione dei bracci laterali con la navata centrale.

All’esterno trovano posto quattro bellissime torri normanne con bifore e colonnine che si innestano nei quattro angoli della struttura.

Da un lato la cattedrale è anche collegata al palazzo Arcivescovile da due arcate ogivali che la rendono vicina all’impostazione architettonica di un castello.

Molto bello il portico che si affaccia su una grande piazza (come mostra la foto).

Al suo interno non manca la Cappella di Santa Rosalia, dedicata alla Patrona della città.


3. Teatro Massimo: uno dei più grandi d’Europa

Teatro Massimo
Teatro Massimo – Foto: kuhnmi

Una cosa da visitare a Palermo assolutamente è lo splendido Teatro Massimo, una delle architetture maggiormente rappresentative della città.

La sua grandiosa facciata in tipico stile liberty la riconosceresti tra mille, trova comunque ispirazione nelle facciate dei templi greci e nelle costruzioni classiche.

Ai lati della scalinata di ingresso trovano invece posto due mastodontiche statue in bronzo raffiguranti due leoni.

Tutti elementi che ne configurano un’eleganza smisurata e una fierezza che riempie l’antistante Piazza Verdi che è punto di incontro di palermitani e migliaia di turisti.

Il Teatro Massimo di Palermo è il teatro lirico più grande di tutta l’Italia, terzo in Europa. Davanti a lui solo l’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna, un dato che certifica l’imponenza di una struttura straordinaria.

La sua costruzione fu avviata a gennaio del 1875 sul progetto del noto Giovan Battista Filippo Basile e venne terminato, sotto la guida del figlio Ernesto Basile, nel maggio 1897 con l’inaugurazione trionfale caratterizzata dal Falstaff di Giuseppe Verdi.

Anche all’interno il Teatro Massimo non delude, grazie sempre alla sua imponenza che ben si allea con un’eleganza senza tempo.

Ti consigliamo di visitare la sala grande dall’acustica perfetta, grazie anche alla disposizione a ferro di cavallo. Il palcoscenico permette anche di ammirare lo straordinario soffitto a forma di ruota con undici elementi che rappresentano il Trionfo della Musica di Luigi Giovanni.

A gennaio del 2020 è tornato davanti al palcoscenico lo splendido sipario storico, dopo 45 anni, che rappresenta “L’uscita di Ruggero II dal palazzo reale verso la cattedrale per l’incoronazione”.


4. Quattro Canti: un incrocio bellissimo da vedere per la sua maestosità

Quattro Canti
Quattro Canti – Foto De kleine rode kater

I Quattro Canti sono un pezzo straordinario di Palermo, di certo una delle 10 cose assolutamente da visitare nella bellissima città siciliana.

Si trovano in Piazza Villena e costituiscono il vero centro della Palermo di stile barocco.

La struttura dell’incrocio tra le vie Vittorio Emanuele e via Maqueda è quindi perfettamente ortogonale.

Non è strano aver sentito chiamare “Teatro del Sole” i Quattro Canti visto che durante ogni ora del giorno le quattro facciate del luogo sono sempre illuminate dal sole.

Nella piazza sono collocate anche quattro statue, collocate qui nel 1617, che rappresentano i fiumi di Palermo: l’Oreto, il Kemonia, il Pannaria e il Papireto.

Nel video si vedono bene i Quattro Canti

Ma rappresentano anche i regnanti della città, le sante patrone e le stagioni.

Partendo dal canto sud ti accorgerai della statua di Venere (che indica la primavera), di Carlo V e Santa Cristina, appartenente al quartiere dell’Albergheria.

Il canto nord, che appartiene invece al quartiere La Loggia, possiede la statua di Bacco che simboleggia l’autunno assieme a quelle di Filippo IV e Sant’Olivia.

Il canto ovest, del quartiere Capo, presenta invece le statue di Cerere (per l’estate) assieme a quelle di Filippo II e di Santa Ninfa.

Infine il canto est, del quartiere Kalsa, presenta le statue di Eolo (stagione dell’inverno), di Filippo III e Sant’Agata.

La statua di Santa Rosalia non trova posto qui ma è posta sul punto più alto di Palazzo delle Aquile, posto nell’adiacente Piazza Pretoria che introdurremo più sotto.


5. Chiesa della Martorana: Meraviglia,bellezza perfezione, opulenza.Tutto si riassume in questo splendore che il passato ha lasciato a Palermo

Chiesa della Martorana
Chiesa della Martorana

Se stai provando a capire ancora cosa visitare a Palermo, non puoi fare a meno della magnifica Chiesa della Martorana.

La bellissima chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (nota appunto come La Martorana) si trova in posizione dominante sulla piazza Bellini che trova posto in una posizione sottostante rispetto alla chiesa.

La particolare denominazione deriva dalla presenza di un monastero benedettino femminile, fondato da Goffredo e Aloisia de Marturano nel 1193.

L’aspetto della Chiesa della Martorana che vediamo oggi ha subito alcune aggiunte nel periodo barocco, comunque in parte ridimensionate dopo i restauri operati dall’ingegnere Giuseppe Patricolo alla fine dell’Ottocento.

Viene fuori quindi una commistione nella facciata che presenta elementi barocchi in accordo con superfici costruttive di origine normanna.

Chiesa della Martorana
Chiesa della Martorana – Foto M. Di Schiena

Elementi che ne rivelano l’architettura appartenente al medioevo siciliano sono il disegno delle arcate, la muratura in filari di piccoli conci, la cupola e le finestre ogivali.

La bellissima torre campanaria a base quadrata custodisce l’ingresso alla Chiesa della Martorana.

La disposizione interna è a croce greca ed è in pieno stile bizantino, con copertura a botte dei bracci e diagonali a volta a crociera.

Al centro invece trovano posto quattro colonne connesse tra loro da archi ogivali che sorreggono un incredibile tamburo ottagonale sul quale si pone la semisfera della cupola.

Di grande interesse l’apparato artistico interno di chiara scuola bizantina: l’elemento centrale è sicuramente il “Cristo Assiso Benedicente” posto sulla cupola con un mondo ai piedi e quattro angeli prostrati in adorazione. Praticamente irrinunciabile.


6. Catacombe dei Cappuccini: l’esperienza di camminare tra centinaia di mummie

Catacombe dei Cappuccini
Catacombe dei Cappuccini – Foto
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Una cosa da vedere a Palermo, decisamente unica e differente da ogni altra, è presente nel quartiere Cuba. Si tratta delle Catacombe dei Cappuccini poste nei sotterranei della chiesa di Santa Maria della Pace.

Qui trovano posto i corpi degli abitanti della città imbalsamati e appesi all’interno di nicchie ricavate nei muri.

Non si tratta quindi di vere e proprie catacombe, ma di un cimitero dove trovarono sepoltura molti palermitani tra il ‘500 e i primi del ‘900.

Le Catacombe dei Cappuccini erano una tappa obbligatoria del Grand Tour, un tour turistico apprezzato da ricchi e giovani aristocratici che toccava anche l’Italia.

Non è un caso se da qui è passato anche Guy de Maupassant e molti altri intellettuali del passato.

Non c’è un altro posto come questo nel mondo. Sebbene possa risultare un luogo decisamente macabro, l’intento era quello di superare il concetto di morte visto che i cari potevano recarsi qui e prendersi cura del defunto come avevano sempre fatto, quando era in vita.

Catacombe dei Cappuccini
Catacombe dei Cappuccini

È chiaro che all’interno delle Catacombe dei Cappuccini trovavano spazio solo quelle persone che potevano permettersi il costoso processo di imbalsamazione. La divisione è quindi praticata per sesso, categoria sociale e professione.

In tutto le salme sono circa 8.000.

Tra tutte, il corpo della piccola Rosalia Lombardo morta nel 1920 a poco più di due anni è quello conservato meglio così da meritarsi l’appellativo di “La bella addormentata”.

Rosalia Lombardo
Rosalia Lombardo (1920)

Le Catacombe sono aperte ogni giorno dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

P.S. Il metodo di imbalsamazione prevedeva, dopo aver tolto gli organi interni, di far “scolare” la salma per circa un anno. Quindi il corpo, veniva lavato con aceto, riempito di paglia, e rivestito con i suoi abiti. Altri metodi, utilizzati in particolar modo nei periodi di epidemie, prevedevano un bagno di arsenico o di acqua di calce


7. Fontana Pretoria (della Vergogna): monumento simbolo della città di Palermo

Tra le 10 cose assolutamente da visitare a Palermo c’è la splendida Fontana Pretoria, nota anche come Fontana della Vergogna.

L’appellativo deriva dalla nudità di tutte le statue presenti. Parliamo di un vero e proprio simbolo della città e risiede all’interno della piazza omonima.

Ecco la Fontana Pretoria raccontata dal Sig. Gaetano Basile

Non è un caso se da molti è considerata una delle più belle fontane di tutta l’Italia, quindi non puoi assolutamente perdertela.

È stata realizzata nel 1554 a Firenze da Francesco Camillani per poi essere trasferita nel 1581 proprio a Palermo in Piazza Pretoria.

In origine erano previste 48 statue che rappresentavano figure mitologiche e putti. Quando nel 1552 Don Luigi Toledo (che la voleva nel giardino della sua villa di Firenze) morì, il figlio la mise in vendita.

In questa occasione venne quindi acquistata dal Senato palermitano e giunse in Sicilia via mare in 644 pezzi.

Molte dimore di Piazza Pretoria furono demolite per fare spazio alla grande struttura che comunque venne adattata durante la ricomposizione dei pezzi.

La fontana possiede quindi un bacino centrale circondato da quattro ponti di scalini e da un recinto con balaustre.

Un Bacco versa l’acqua dalla vasca più alta alle due sottostanti.

Attorno trovano posto le note statue nude di figure mitologiche: Venere, Adone, Apollo, Pomona, Diana e Ercole.

Non manca una rappresentazione allegorica dei quattro fiumi di Palermo.


8. Spiaggia di Mondello: bellissima spiaggia con un mare limpidissimo dai colori tropicali

Soprattutto di estate è impossibile non includere nella lista di cosa vedere a Palermo la bellissima spiaggia di Mondello.

La spiaggia si trova circa 10 chilometri dal centro della città, cosa che la rende frequentatissima da turisti e residenti.

Spiaggia Mondello
Spiaggia di Mondello – Foto R. Kucharski

La spiaggia si può raggiungere infatti percorrendo diversi viali alberati che portano proprio al mare, sia a piedi che utilizzando gli ottimi collegamenti con i mezzi pubblici.

La bellissima spiaggia è incastonata tra Monte Pellegrino e Monte Gallo mentre la sabbia chiarissima si affaccia su un mare straordinariamente cristallino.

Ma si può apprezzare tutto l’anno, grazie a quella sua bellezza naturale e unica.

Mondello
Mondello

I tanti stabilimenti balneari permettono di godere di numerosi servizi e c’è anche la possibilità di praticare diversi sport acquatici e molti altri praticabili in spiaggia.

Bisogna anche dire che sono tanti i VIP che apprezzano questa bellissima spiaggia palermitana. I motivi principali vanno ricercati nelle acque chiarissime e nella spiaggia bianca e fina: elementi che la rendono assimilabile alle più note spiagge dei Caraibi.

Non mancano poi le tante strutture liberty, i club nautici e i circoli esclusivi.

In estate il piccolo porto di Mondello è il luogo perfetto per i numerosi yacht che attraccano qui.

Si tratta di un luogo assolutamente da visitare a Palermo.


9. Castello della Zisa

Quando si progetta un viaggio alla ricerca di cosa vedere a Palermo, non si può fare a meno di includere anche lo splendido Castello della Zisa.

Castello della Zisa
Castello della Zisa – Foto Tnello

Si tratta di uno dei più influenti tesori architettonici che la dominazione normanna ha lasciato alla città di Palermo e alla Sicilia intera. Si tratta di un edificio grandioso posto poco fuori le antiche mura della città, utilizzato come dimora estiva del re.

Sebbene risalga al periodo normanno, non mancano influenze provenienti dall’arte araba che costituiscono un mix di una bellezza straordinaria.

La Zisa sorgeva inoltre all’interno di uno splendido parco reale dotato di giardini rigogliosi e bacini d’acqua, detto Genoardo.

Oggi il Castello della Zisa è incluso nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, nello specifico quello dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. La denominazione con molta probabilità deriva dall’arabo al-Aziza che significa “la splendida”.

Di grande interesse il sistema di ventilazione naturale che manteneva fresco l’intero ambiente nelle calde giornate estive.

Il palazzo all’esterno presenta una forma praticamente squadrata e massiccia e si dispone su tre livelli. La cornice che chiude la struttura possiede anche un’iscrizione in caratteri cufici, uno stile calligrafico di chiara derivazione araba.

Tuttavia mancano diverse parti del cornicione visto che durante l’epoca rinascimentale il Castello venne trasformato in fortezza e quindi in quelle aree vennero ricavate delle merlature.

Uniche la Sala della Fontana con i bellissimi mosaici dorati con la fontana che portava l’acqua fino all’interno.


10. Mercato di Ballarò: un’atmosfera che coinvolge chi attraversa queste antiche strade

Nella lista di cosa vedere a Palermo non poteva mancare il Mercato di Ballarò, per concludere questa guida sulle 10 cose assolutamente da visitare nel capoluogo siciliano.

Il Mercato di Ballarò si trova nel vero cuore del centro storico della città a pochi passi dalla Stazione Centrale e dal Palazzo Reale, il luogo perfetto per vivere la multiculturalità di una città unica come Palermo.

Il vociare dei venditori che sanno fare il proprio mestiere con tanta passione è un’esperienza che non può assolutamente mancare nella visita di Palermo. (Guarda il video)

Qui nel medioevo si potevano trovare carni pregiate, ottimo pesce e spezie provenienti da terre lontane che giungevano a Palermo in carovana.

Tra i quattro mercati storici della città (Vucciria, Lattarini, Ballarò e Capo) quello di Ballarò è il più antico e anche quello che ha conservato meglio la sua storicità.

Si respira qui la vera anima del mercato popolare che di giorno lascia spazio alle centinaia di bancarelle mentre la sera è il luogo perfetto per aperitivi di gran classe, apprezzati da giovani e universitari.

Il Mercato di Ballarò trova posto lungo il viale che parte dal Corso Tukory e arrivo fino a Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda. Un motivo in più per visitare monumenti di grande pregio che si trovano lungo il percorso.

Anche i commercianti stranieri ormai si sono perfettamente integrati, anche nella tradizionale “abbanniata” (gridata) che rappresenta il richiamo che i venditori usano per fare avvicinare i clienti. Da visitare assolutamente.


La mappa di cosa visitare a Palermo

Ecco quindi cosa vedere a Palermo, in 10 cose assolutamente da visitare per conoscere fino in fondo questa città unica dove si percepisce la vera anima della Sicilia.

Ti troverai all’interno di una città straordinaria apprezzata sempre di più, un luogo magico che ha veramente tanto da offrirti.

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