I Krampus scendono dalle montagne, arrivano terrorizzando grandi e piccini, accompagnano San Nicolò con fruste, campanacci, catene e forconi. Metà animali, metà uomini, sostituiscono la Befana nel distribuire dolcetti ai bimbi buoni e carbone ai più cattivelli.
Arrivano i Krampus
Sono i Krampus: appaiono tra stradine e vicoli, in generale attorniati da una folla festante ma anche un po’ impaurita che esce in massa dalle case, nella notte del 5 dicembre, appunto la vigilia di San Nicolò.
Passano con impressionanti maschere da diavolo, rigorosamente di tradizione, con le corna lunghissime, e avvolti da spesse pellicce.
E se a vederli già fanno impressione ci si può immaginare lo spavento che provocano con il rumore che provocano passando tra la gente.
Come tutti i diavoli che si rispettino infatti fanno un grande caos, spaventano le persone rincorrendole, strillano e riescono a fare ogni tipo di baccano possibile con gli incredibili e pittoreschi campanacci che portano legati al collo.
Una tradizione molto sentita in Trentino Alto Adige
Sono personaggi che rappresentano il male da esorcizzare e da tenere lontano, e fanno parte di una tradizione antichissima molto sentita nei paesi dell’arco alpino, ma anche in molti paesi d’Europa di lingua tedesca, in Svizzera e in Baviera.
In Italia questa festa è maggiormente diffusa in Trentino-Alto Adige, nella Val Canale, nella zona del Tarvisiano, Ugovizza, Malborghetto nel Friuli-Venezia Giulia e in alcune località in provincia di Belluno nel Veneto.
P.S. Ti piacerebbe passare qualche giorno in Trentino Alto Adige? Guarda questi 7 top hotel da prenotare: Hotel in Val di Fassa
La festa che celebra il Solstizio d’Inverno
Sicuramente di antiche origini pagane, come molte feste che in tutta Europa celebravano il Solstizio d’Inverno la storia dei Krampus è anche solidamente legata ad una leggenda che ha San Nicolò come protagonista.
Si narra infatti che il santo intervenne per esorcizzare il Diavolo nascosto in mezzo a dei ragazzi vestiti a loro volta da diavolo.
Ogni anno l’antica leggenda viene rivisitata, e nella notte del 5 dicembre i ragazzi si travestono per seguire San Nicolò nel suo giro tra le case per portare doni ai bimbi bravi e punire i cattivi.
Una rappresentazione suggestiva da non perdere, ambientata in pittoreschi villaggi alpini, tra cime innevate e tenebrosi boschi, pascoli e pinete, con le luci dei falò e delle torce che illuminano la notte tenendo lontano il buio ed il male, affinchè trionfi la luce, il bene e la primavera, simbolo della rinascita.
Grazie a Romeo Trevisan per questo suggestivo video che riprende la festa, da non perdere!