La Valsesia ricade interamente in provincia di Vercelli e prende il nome dal corso d’acqua principale, il Sesia appunto.
La Valsesia si estende dalle pendici del Monte Rosa fino a Romagnano Sesia, che in realtà già ricade in provincia di Novara. In definitiva la Valsesia è costituita da più valli che si dipartono da una principale, ovvero la Val Grande.
Da qui diverse valli laterali, modellate dal continuo lavoro di piccoli torrenti di montagna, si dipartono, andando a formare un insieme armonico che dà vita al Parco Naturale della Alta Valsesia.
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Parco naturale Alta Valsesia
Fu istituito nel 1979 e nel 1985 fu ampliata l’area protetta estendendola ai territori della Val Mastallone.
E’ a livello europeo una delle aree protette che si trova maggiormente in quota, infatti abbraccia luoghi che vanno dai 900 metri di altezza addirittura fino ai 4.554 m.s.l.m. della Punta Gnifetti, una delle vette più elevate del massiccio del Monte Rosa.
Il Parco Naturale Alta Valsesia copre ben 6.500 ettari di territorio, costituito da vallate verdeggianti, imponenti massicci montuosi, prati, pascoli e boschi, dove trovano rifugio numerosi mammiferi, uccelli, anfibi e rettili.
In particolare qui è possibile avvistare specie rare e minacciate come l’aquila reale, la pernice bianca ed il fagiano di monte oppure lo stambecco, l’ermellino, il camoscio e la martora.
All’interno del parco naturale ricadono i comuni di Alagna Valsesia, Carcoforo, Fobello, Rima San Giuseppe, Rimasco e Rimella, graziosi centri interessati dal turismo estivo ed invernale.
In particolare Alagna fa parte del comprensorio sciistico Monterosa Sky ed è quindi particolarmente apprezzata per le belle piste e gli impianti moderni ed efficienti.
All’interno del parco si possono visitare dei punti di grande interesse soprattutto per chi è appassionato di cultura popolare e di antiche tradizioni.
La Valsesia fu interessata dalla cultura Walser ed a testimonianza di ciò rimangono abitazioni caratteristiche e musei dove scoprire usi e costumi di questa antica popolazione.
Cultura Walser
La popolazione Walser era di origine germanica e colonizzò il versante italiano del Monte Rosa, fondando alcuni centri abitati, tra l’XI ed il XIII secolo.
Passeggiando per la Valsesia si possono notare le classiche case walser costruite su una sorta di piccoli pilastri, come se fossero palafitte e dove predomina l’utilizzo di legno e pietra.
I Walser lasciarono terrazzamenti, sentieri che sfruttavano per il commercio, canalizzazioni ed ovviamente abitazioni, e per approfondire la conoscenza dei Walser si può visitare il museo dedicato completamente ad essi.
Si tratta di una baita perfettamente conservata costruita intorno al 1628 e rimasta tale e quale a com’era in origine. Nel 1976 si pensò di trasformarla in un museo in cui poter osservare com’era organizzata una casa walser dove sotto allo stesso tetto convivevano uomini ed animali, in una suddivisione armonica ed efficace degli spazi.
All’interno si può notare come buona parte degli spazi fosse occupata dalla stalla, dove venivano ricoverati gli animali, grande ricchezza dei walser.
Uno spazio moderato veniva lasciato per il riposo ed inoltre c’era un luogo dove dedicarsi alla vita sociale ed una stanza dove conservare i cibi. Oltre a ciò ci sono in mostra degli utensili impiegati quotidianamente nei lavori domestici e dei campi.
Sport ed attività invernali ed estive
Da alcuni decenni la Valsesia ha conosciuto lo sviluppo del turismo, legato in inverno allo sci ed in estate in particolar modo agli sport acquatici praticabili nelle acque del fiume Sesia.
Le piste per lo sci da discesa partono da quota 1.212 metri ed arrivano fino a 2.970 metri del Passo dei Salati, punto da cui si accede alla parte valdostana del Monterosa Sky.
Il Monterosa Sky è uno dei comprensori più moderni ed ampi di tutta Europa, offrendo in totale oltre 200 km di piste per lo sci da discesa, 35 impianti di risalita e 9 tapis roulant per i principianti. Buona parte delle piste gode di innevamento artificiale che va a garantire la copertura di oltre 120 km di piste.
Se si preferisce lo sci di fondo si consiglia di recarsi a Scopello dove ci sono anelli di diversa lunghezza e difficoltà; inoltre è previsto l’innevamento programmato ed è presente in loco un punto ristoro con spogliatoi e un’area bimbi.
Anche a Carcoforo ci sono diversi anelli per la pratica sia della tecnica classica che dello skating; inoltre al Centro Sci di fondo si potranno utilizzare gli spogliatoi, le docce, il servizio sciolinatura e si potrà anche noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria.
Alagna è molto conosciuta anche per la pratica del free ride, infatti è la località dell’arco alpino che dispone delle piste più lunghe per le discese fuoripista. Le varianti sono infinite, tra ripidi canaloni ed ampi valloni di neve polverosa.
Da pochi anni si è inaugurato il nuovo impianto che da Passo dei Salati (2.970 m) conduce fino ai 3.275 metri di quota di Punta Indren da dove si può ridiscendere in entusiasmanti fuori pista.
Lungo il corso del fiume Sesia si formano diverse cascate che in inverno, quando le temperature scendono abbondantemente sotto allo zero, si ghiacciano, offrendo uno sport in più a tutti i temerari che amano fare arrampicate su pareti di ghiaccio.
Quelle maggiormente rinomate per scalatori esperti si trovano in Val Sermenza, in Val Grande, nel Vallone del Bors e a Dsender. Per chi ama sport più tranquilli e che portino a stretto contatto con la natura, godendo a pieno delle bellezze paesaggistiche della Valsesia, si consigliano passeggiate con le ciaspole.
Alcuni sentieri sono segnalati e portano a scoprire la Valle Vogna, volendo fino all’Alpeggio del Larecchio, l’Alpe Campo e l’Alpe Sattal, giusto per citare alcune passeggiate poco impegnative ma di grande fascino.
W il trekking
In estate la Valsesia regala una natura superba tutta da scoprire, tra vette innevate, boschi e pascoli. Uno degli sport principali è il trekking, adatto sia a chi si vuole concedere qualche ora di relax in mezzo al verde, sia a chi ha un buon allenamento e quindi è in grado di raggiungere le cime più elevate.
La maggior parte dei rifugi sono raggiungibili anche in mountain bike, mentre per chi ama gli sport estremi si potrà scegliere tra arrampicata su roccia, parapendio, canyoning, rafting, kayak, tubing e hydrospeed.
Il Sesia è stato riconosciuto uno dei migliori corsi d’acqua italiani per gli sport canoistici, e nel 2001 ha ospitato gli europei di kayak e nel 2002 i campionati mondiali sempre di questa specialità.