La Valpolicella è un zona che si estende nel Veneto, rinomata fin dai tempi dell’antica Roma per la produzione di un vino eccellente, ovvero l’Amarone.
Nella Valpolicella si possono riscontrare 3 differenti fasce:
- La zona montuosa, che è quella più a nord ricca di cavità carsiche,
- La zona collinare che si trova subito a sud della fascia montuosa ed è dominata da importanti coltivazioni di viti con le quali si ottengono dei vini D.O.C. che hanno reso la Valpolicella conosciuta in tutto il mondo
- La zona pianeggiante formatasi nel corso dei millenni grazie ai sedimenti lasciati dal fiume Adige e da tutti gli altri piccoli ruscelli a carattere stagionale.
La Valpolicella, soprattutto nella parte più settentrionale, è povera di corsi d’acqua di un certo rilievo, ma al contrario è ricca di piccoli ruscelli che si formano in determinate stagioni e scompaiono con il caldo estivo. Ciò permette la crescita di una flora rigogliosa.
All’interno della Valpolicella ricadono 7 comuni, tutti appartenenti alla provincia di Verona.
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Se da un lato la Valpolicella è rinomata per i suoi vini e ben si presta per praticare sport all’aria aperta e salutari passeggiate, dall’altro è molto visitata per le ville venete, splendide architetture seicentesche progettate in larga parte dal Palladio.
Le Ville Venete da vedere
Le ville venete nacquero intorno al XV secolo per rispondere a precise esigenze dei nobili di allora, ovvero avere delle dimore in campagna dove riposarsi ed oziare e allo stesso tempo avere un punto di appoggio per controllare i lavori dei campi nei propri possedimenti terrieri.
La costruzione di queste ville divenne quasi una moda durante la dominazione della Repubblica di Venezia e solo nella Valpolicella se ne contano ad oggi ancora circa 80.
In realtà se si è interessati a questo argomento si consiglia di leggere l’articolo “Le ville palladiane”, presente sempre in questo sito, in cui si parla in maniera approfondita delle ville realizzate dal Palladio e presenti in larga parte nella provincia di Vicenza.
Qui si citeranno le più importanti ed interessanti ville da visitare in Valpolicella:
- Villa Pullè Galtarossa (San Pietro in Cariano),
- Villa Bettelloni (Castelrotto di San Pietro in Cariano – Ora la villa è stata destinata a alloggi turistici ed è possibile prenotare un soggiorno da qui),
- Villa Buri, Avanzi (a San Pietro in Cariano),
- Villa Santa Sofia o o Sarego (Pedemonte di San Pietro in Cariano),
- Villa Giona (loc. Cengia di San Pietro in Cariano – trasformata in hotel – puoi prenotare un soggiorno da qui),
- Villa Fumanelli Squarano – Cantine Marchesi Fumanelli (loc. Squarano di San Pietro in Cariano),
- Villa Lebrecht (fraz. di San Floriano di San Pietro in Cariano),
- Villa Saibante-Monga chiamata anche Villa Costanza (San Pietro in Cariano, in località Villa Monga),
- Villa Noris, a Negrar (loc. La Sorte),
- Villa Mosconi, Bertani (Nòvare di Arbizzano),
- Villa Sartori (fraz. di Santa Maria – Negrar),
- Villa Bertoldi, Stefani (loc. Palazzo – Negrar),
- Villa Rizzardi (loc. Poiega di Negrar),
- Villa Verità (Arbizzano di Negrar),
- Villa Della Torre (Fumane),
- Villa Lorenzi-Benati (Canzago Marano – Marano di Valpolicella),
- Villa Albertini-Da Sacco detta Villa Giulia (Pescantina),
- Villa Quaranta, De Vecchi (Pescantina),
- Villa Serego Alighieri, a Gargagnago (Sant’Ambrogio di Valpolicella),
- Villa Porta Rizzini (loc. Canzago a Marano di Valpolicella),
- Villa Ottolini (Parona).
Mappa delle Ville
Archeologia in Valpolicella
La Valpolicella fu dominata dall’antica Roma ed il principale ritrovamento risalente a quell’epoca è un acquedotto scoperto nel 1888 nei pressi di Parona.
L’interessante reperto venne alla luce durante gli scavi effettuati per la costruzione della galleria ferroviaria che doveva collegare Verona con Caprino e Garda.
Un altro interessante ritrovamento si fece nelle colline intorno a Negrar quando si scoprirono i resti di una splendida villa patrizia del III secolo d.C..
Arte & Cultura
La Valpolicella è ricca di edifici, religiosi e non, dove è racchiusa l’arte e la cultura di secoli e secoli.
Già si sono citate le meravigliose ville venete, alcune ancora private e quindi non visitabili, ora si parlerà un po’ delle chiese, soprattutto delle pievi, che appaiono qua e là in mezzo alla vegetazione e sono dei piccoli gioiellini di architettura.
La Pieve di San Floriano situata a San Floriano di San Pietro in Cariano risale al XII secolo, è dotata di uno strepitoso campanile ed è uno dei più begli esempi di architettura romanica nel veronese.
La Pieve di San Giorgio di Valpolicella è situata a San Giorgio di Sant’Ambrogio di Valpolicella; si tratta di un edificio romanico del XI secolo costruito su un precedente tempio longobardo.
Da menzionare poi:
- la Chiesa di San Marco al Pozzo, a Valgatara di Marano,
- la Chiesa di San Martino e San Rocco, a Corrubbio di San Pietro in Cariano,
- il Santuario di Santa Maria di Valverde,
- la Chiesa di Santa Maria della Misericordia, a Gargagnago
- la Chiesa di San Zeno in Poia, a Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Luoghi di interesse storico-naturalistico
Nella Valpolicella ci sono dei luoghi suggestivi come ad esempio la Grotta di Fumane che è un sito archeologico dove si possono notare le tracce lasciate millenni fa dall’Homo di Neanderthal e dall’Homo sapiens.
Un altro luogo suggestivo che merita sicuramente una visita è il complesso di gallerie scavate a Prun.
A partire dal 1700 in questa località si scavarono delle gallerie per estrarre la pietra che serviva per le costruzioni e per realizzare i manufatti. Oggi è rimasto un fitto intrigo di cunicoli, lunghi anche chilometri, dove perdersi come dentro ad un labirinto.
Dal punto di vista naturalistico uno dei posti più carini da visitare nella Valpolicella è indubbiamente il Parco delle cascate di Molina.
I musei da vedere in Valpolicella
Per avvicinarsi alla cultura di questo luogo e scoprire usi e costumi che affondando le radici in un lontano passato si possono visitare i musei presenti a Pescantina e a San Giorgio di Valpolicella, se invece si è incuriositi dalla preistoria, sarà molto interessante una visita al Museo paleontologico e preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo.
Infine se si è amanti di piante a Molina è presente un Museo di botanica, dove fotografie, disegni ed altro materiale illustrativo presenta tutte le specie botaniche presenti nell’area lessinica.