La Maremma toscana è come un grande film, dove la scenografia è fatta di paesaggi che qui più che altrove riescono a comunicare sensazioni dirette e inconsuete. Gli alberi, per esempio.
In Maremma sembrano parlare un linguaggio segreto che il viandante attento, però, difficilmente mancherà di cogliere, nel suo lento incedere lungo stradine tortuose e linde.
I cipressi isolati, a guardia di casali e di piccole edicole votive, paiono statue giganti di antichi cavalieri: austeri, e pur rassicuranti.
I pini marittimi – decisamente più giocondi – si addensano lungo le coste, ma ancora nell’entroterra già svettano impazienti, presaghi di un mare che non può più essere troppo lontano.
Gli ulivi, invece, si sposano frequente ai geometrici filari della vite, che insegue i dolci declivi delle colline.
Il soggetto è quello umano: nel suo incessante rapporto con l’ambiente che lo circonda. Il regista è inconfondibilmente il Padre Eterno, o la Natura, secondo una variante più bucolica.
In Maremma, tuttavia, ciò non è frutto di coscienti pensieri: lo si intuisce e basta. Ed è forse questo, il segreto che spinge a ritornare. Perché non c’è un altro posto, vicino o lontano, che parli così genuinamente al nostro spirito.
La Maremma toscana che s’affaccia sul mar dei Tirreni
Probabilmente, è proprio da quel mare azzurro e profondo che sbarcarono un giorno imprecisato i progenitori degli attuali maremmani. Oggi, le spiagge conservano ancora quell’aspetto vagamente scapigliato d’allora, pur avvalendosi di tutti i comfort moderni.
A sud dell’Argentario, dove si forma il tombolo della Feniglia, sorge l’incantevole città che non c’è, Ansedonia. Bellissima, eppure invisibile, si nasconde dietro ai ruderi dell’antica città etrusca di Cosa.
Sul promontorio di rocce e pini che si staglia sul mare, le ville dei vip vengono occultate dalla rigogliosa vegetazione. Ma in basso, si aprono spiagge e scogli, e la celeberrima Tagliata Etrusca.
Le altre località marine della Maremma toscana sono diventate vere icone del turismo balneare: Porto Santo Stefano, dirimpetto all’Isola del Giglio; Talamone, in un incontaminato parco naturale; Punta Ala, memore di grandi gesta aviatorie; Follonica e Piombino; fino su a Cecina, sconfinata in territorio livornese.
La Maremma toscana delle città d’arte
Paesaggi che sembrano usciti dal pennello di pittori macchiaioli. Vasti campi dorati di spighe mature, mosse dal vento. Piccoli borghi di terracotta. Senso profondo di pace. La Maremma interna non è meno suggestiva di quella litorale, e i suoi minuscoli centri sono stati assemblati da artisti perlopiù sconosciuti, ma che hanno saputo renderla imperitura. Al limitare delle Colline Metallifere, Massa Marittima la fa da signora.
Che dire della Cattedrale di San Cerbone, se non recarsi ad ammirarla? E quanti i monasteri, le pievi, le chiese minori – e di qual pregio! – in un ambiente, tutto sommato, ridotto. E poi, Grosseto, dalla cerchia muraria integra, la cattedrale di San Lorenzo, il palazzo Aldobrandeschi.
In simbiosi con la natura
In questo lembo di vita incontaminata, si apprezzano in pieno le bellezze naturali, alloggiando possibilmente in grandi spazi aperti, come l’agriturismo Peretti, sito nei pressi di Orbetello. L’ambiente è ameno, gradevole, dotato di 5 camere e 5 appartamenti, vincitore del titolo di eccellenza di Tripadvisor. Particolarmente adatto a famiglie con bambini per il simpatico rapporto con gli animali in totale libertà.
Nell’agriturismo, vicinissimo al mare, poi, sarà possibile anche degustare i tipici prodotti enogastronomici della Maremma toscana, come l’olio extra vergine di oliva biologico, prodotto dalla casa, e quelli delle aziende agricole limitrofe.