Qual è una delle cose più intriganti da fare in vacanza?
Scoprire dei posti nuovi, fare delle avventure nella natura incontaminata e concedersi un’esplorazione nel panorama culinario della meta del nostro viaggio.
Assaggiare sapori nuovi, piatti che normalmente magari presi dalla fretta e dalla routine non prenderemmo in considerazione e che poi scopriamo essere squisiti e decidiamo portarci a casa come un nostro personale souvenir, per ricreare con queste deliziose ricetteuna serata speciale che rievochi la vostra magica vacanza.
Dunque partiamo per quest’esplorazione nella cucina del Madagascar iniziando col precisare che si tratta di una cucina molto semplice ma non per questo meno saporita.
Cosa s’intende per cucina semplice? Che ad esempio molti dei piatti tradizionali malgasci sono piatti unici a base di riso (immancabile), carne, verdure, crostacei e pesce. La frutta ovviamente non manca.
Mentre siamo impegnati nel nostro viaggio in Madagascar ci accorgiamo gradualmente che da una zona all’altra vi sono delle interessanti differenze, anche in campo gastronomico. Ad esempio, dirigendoci verso gli altopiani incontriamo prevalentemente piatti a base di carne, di legumi, di pomodori e di patate mentre inoltrandoci verso la costa troviamo in prevalenza specialità a base di pesce, aragoste, gamberi, granchi e gamberoni, cosa accomuna entrambi i menù?Il riso e le spezie che vengono coltivate direttamente qui.
La tradizionale gastronomia del Madagascar trae le sue origini dalla cucina africana antica, povera per via della pochezza delle risorse, ma non per questo da svalutare, e dalla cucina indiana da cui ha tratto il sapore piccante e l’accostamento di sapori diversi tra loro che si sposano perfettamente nell’incontro di questa cucina.
Da non sottovalutare l’influenza dei cinesi specie nella preparazione del pollo e del maiale e quella degli europei in particolare dei francesi, sorprendente?
No basti pensare al fegato d’oca ed ai modi di cucinare l’anatra.
Ma d’altronde non poteva essere diversamente essendo sempre stato, il Madagascar, il crocevia delle navigazioni commerciali sulla rotta delle Indie.
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Un tipico menù malgascio
Addentriamoci quindi in un tipico menù malgascio che come abbiamo già visto ha come base il riso che qui si chiama vary che viene servito da solo o con contorni che vanno a formare i sopracitati piatti unici. Molto ideale per i vegetariani che possono accompagnarlo con un contorno di verdure cucinate a piacere.
Fra i piatti tipici del Madagascar troviamo dunque: il ravitoto ovvero uno stufato di zebù (se vi sentiti intrepidi ma non più di tanto optate per una bistecca anzichè per lo zebù) con germogli di manioca e latte di cocco, sembra una combionazione astrusa ma in realtà trattasi di un piatto davvero gustoso, segue il romazava fra i cui ingredienti troviamo il manzo e le verdure in brodo con zenzero, cipolla e pomodoro.

Immancabili i crostacei (cozze, vongole, ostriche, gamberoni, aragoste e aragostelle) che vengono serviti con piatti a base di pomodoro, curry (che qui si trovano in forma di radici e sono chiamate achards e vengono conservate in salamoia), latte di cocco e zenzero.
Le salse che accompagnano questi piatti sono per lo più a base di tamarindi, mango, pepe verde e bianco. Molto diffuso è l’uso dello yogurt.
Fra gli altri piatti troviamo il il pollo al cocco, i filetti di pesce affumicati (Angoho fumés), l’oca disossata e servita con involtini di riso e zucca, i gamberoni al pepe nero e la banana “flambé” il dessert nazionale.
Per quanto riguarda i formaggi si può scegliere fra camembert e mozzarelle oltre ad altri formaggi freschi e stagionati.
Ad un certo punto del vostro pasto vi verrà servita il ranomapango ovvero una ciotola contente acqua di cottura del riso da bere naturalmente, non stupitevi anche se il sapore è particolare è un ottimo digestivo.
Fra le altre prelibatezze da non perdere troviamo le fritture e i bredes che si possono facilmente trovare per strada per uno spuntino.
Queste portate prelibate non possono non essere accompagnate da una bevanda tipica del Madagascar come:
- la Bacca ovvero il succo di canna da zucchero fermentato,
- il Calou ossia il succo di cocco fermentato
- e se amate qualcosa di un po’ più forte ecco il Tuaka gasy un alcool artigianale che si ottiene dai distillati di frutta, canna da zucchero e riso e la Betsabetsa una bevanda alcolica che si ottiene dalla canna da zucchero.