Sebbene non sia tra le isole più grandi del mar Egeo Patmos è sicuramente una delle più note.
Questo perché la tradizione racconta che fu qui il luogo dove ha vissuto l’evangelista San Giovanni, che proprio qui, in una grotta, ebbe le visioni che lo spinsero a scrivere uno dei brani più celebri ed intensi della cristianità, l’Apocalisse.
Per questa ragione spesso Patmos viene anche definita come “La Gerusalemme dell’Egeo”.
♥ Leggi anche: Ecco cosa fare a Mykonos, non solo mare e divertimento
Ogni anno Patmos è meta di migliaia di pellegrini, provenienti da tutto il mondo, che qui si recano in adorazione, in un percorso di fede e di devozione che ha come meta l’imponente monastero di San Giovanni che torreggia sopra il capoluogo dell’isola.
Tuttavia l’isola merita una visita anche per altri motivi, più strettamente legati alle vacanze ed al piacere di natura mare e sole che l’isola, posta nell’arcipelago del Dodecanneso nell’area orientale dell’Egeo, offre a chi la visita.
Patmos e un po’ di storia
Le leggende ed i miti raccontano che l’isola di Patmos fosse stata donata ad Artemide dal padre, Zeus, e sin dall’antichità alla dea erano dedicati templi e tributi.
Abitata sin da epoca preistorica, come testimoniano numerosi scavi archeologici, la storia di Patmos è simile a quella di altre isole di quest’area dell’egeo.
Dominata prima da Atene, poi dai Macedoni, ed infine dai Romani, che utilizzarono l’isola come confino, la ragione per cui San Giovanni visse qui.
Rimasta semi abbandonata durante la dominazione bizantina, dopo l’anno mille sarà concessa ai monaci, che vi costruiranno il famoso monastero.
La vocazione sacra e religiosa faranno sì che l’isola passerà indenne attraverso i secoli, senza subire, come accaduto alle isole vicine, le dominazioni di Veneziani e Turchi.
Anche chi non ha passione per le religioni rimarrà sicuramente suggestionato dalla visita al monastero, che svetta sopra la città antica che si arrocca sulle pendici della collina su cui sorge.
Più che un monastero classico, agli occhi di chi lo guarda, l’imponente edificio ricorda più da vicino una fortezza, e d’altronde, nell’epoca in cui venne costruito, tale soluzione architettonica era necessaria per difendersi dai pirati che spesso compivano scorrerie in questi mari.
All’interno del monastero la chiesa, la tesoreria ed un museo dedicato a San Giovanni, oltre alla celebre caverna dove San Giovanni, attraverso una crepa della volta, ebbe la visione di Gesù.
Altri luoghi sacri sull’isola sono il monastero di suore di Zoodochos Pigis ed il monastero appena fuori dal capoluogo, Evangelismos.
Da percorrere anche la via che porta alla monastero del Profeta Elia, che sorge sulla cima più alta dell’isola e da dove si gode di una fantastica vista sul mare, fino a vedere, nelle giornate di sole, la costa turca.
Le bellissime spiagge di Patmos
Ventosa, e perciò molto amata dagli appassionati di windsurf, Patmos offre anche moltissime spiagge tra cui scegliere, tra le quali la più nota è la meravigliosa Psili Ammos.
Con escursioni giornaliere in barca si possono raggiungere altre spiagge sull’isola, o spingersi sino alle bellissime isole vicine, Arki, Marathi, Lipsi, dei gioielli di spiagge e mare nel cuore dell’Egeo.
Ora prenditi 3 minuti e guarda questo fantastico video sulle spiagge di Patmos
Le infrastrutture turistiche sono altrettanto sviluppate che quelle per l’accoglienza dei pellegrini.
Oltre a diverse opportunità di alloggiamento, si possono trascorrere piacevoli serate in taverne greche tradizionali, sia nel capoluogo che nei villaggi più piccoli.
Anche la vita notturna, sebbene non così sfrenata come a Kos o a Rodi, è comunque vivace, soprattutto nella stagione estiva.
Per spostarsi, tra Chora, il capoluogo, Skala, ed i piccoli villaggi come Grykos o Kambos esistono sia bus di linea che servizio di taxi, oltre al noleggio di auto e motorini.
Raggiungere Patmos è facile facendo scalo ad Atene e poi raggiungendo l’isola via nave.
Altri collegamenti marittimi sono disponibili dalle altre grandi isole, Rodi, Mykonos, Samos.