Il Peloponneso è conosciuto soprattutto per le sue magnifiche zone costiere, con spiagge adatte a tutti i gusti, angoli nascosti lontani da turismo di massa, ma anche città dove ricercare storia, divertimento e vita notturna.
La parte invece interna di questa penisola a forma di mano è forse meno ambita dai turisti, ma ricca di storia e con un ambiente naturale davvero unico.
Le zone archeologiche del Peloponneso
Il Peloponneso è culla della civiltà degli Achei ed è quindi ricca di moltissime e interessanti aree archeologiche, la maggior parte delle quali è ubicata tra Corintho e Nauplio.
Tra le più importanti località si annoverano:
- L’antica Corintho, Acrocorintho e la sua fortezza, Nemea famosa anche per la produzione di uva da vino rosso,
- Micene, dove poter ammirare il tesoro di Atreo e un’area archeologica piuttosto ben fornita,
- Tirinto, conosciuta principalmente per i suoi bastioni che la leggenda vuole essere stati costruiti dai ciclopi.
- Non si può inoltre dimenticare Olimpia, dove si ammirano le rovine dei suoi maestosi templi con altari, colonne e reperti vari, tra cui il magnifico Ermes di Prassitele.
A Sparta ormai non è rimasto più molto, se non una città moderna, ma nei suoi pressi si può visitare Mistras, un villaggio medievale del XIII secolo, costruito dai bizantini e Patrimonio Mondiale dell’Umanità da trent’anni.
Il paese è arroccato su un monte e si visita a piedi.
Infine altro importante centro bizantino è Megalas, ottimo punto d’appoggio per un’escursione a una delle zone archeologiche più importanti del Peloponneso, ossia l’area dove sorgeva l’antica Messene, a 15km da Megalas.
Alla scoperta del Peloponneso
Probabilmente il miglior modo per scoprire il Peloponneso internamente è prendersela comoda girovagando di strada in strada, il tipico on the road che riserverà sicuramente qualche sorpresa.
Un buon itinerario è la strada che collega Patrasso e Tripoli, 170km che taglia un terzo della penisola e da cui si possono tirar fuori escursioni interessanti come quella per Kalavrita, passando per Diakofto, da dove parte una pittoresca ferrovia a cremagliera.
Kalavrita inoltre può essere utilizzata come base per escursioni nelle zone montagnose dei dintorni, tra cui il centro sciistico di Helmos o le grotte di Kastria.
Nei dintorni della cittadina inoltre vi sono due importanti monasteri, quelli di Mega Spileo, incastonato nella roccia e raggiungibile solo a piedi, e quello di Agia Lavra, da dove si ha gode di un panorama su tutta la valle.
Andando invece verso sud si è costretti a utilizzare l’autostrada Corinto-Tripoli, che non sempre dona paesaggi edificanti.
Se però si ha tempo l’Arcadia nasconde villaggi, chiesette, templi e monasteri ancora poco conosciuti, ma che sono dei veri e propri gioiellini.
Altro modo pèr raggiungere Tripoli è una panoramica strada che parte da Argos, che valica le montagne e da dove si ha una magnifica vista sul mare.
Da Tripoli, che non ha niente di eccezionale per cui soffermarsi, si può proseguire per Sparta e da qui si può scegliere se andare a Githio o a Skala.
Una strada molto bella è quella che da Sparta si va verso Megalopoli, grosso centro industriale.
Questa è una via secondaria, adatta per chi ama gironzolare in macchina, che risale le colline della Laconia passando per una zona poco conosciuta e trafficata, ma quasi del tutta intatta a livello ambientale, con molte sorgenti e corsi d’acqua, per questo meta estiva di molti greci.
Infine se si amano le curve, i tornanti e gli sterrati, niente di meglio della Sparta-Kalamata, dove è d‘obbligo la fermata sul passo per bere o mangiare qualcosina, della Monemvassia-Skala e della Skala-Leonidio, ma solo si è veramente sicuri della propria guida e del proprio veicolo.
Il Peloponneso è quindi la penisola per tutti i gusti, per chi ama le zone di mare, per chi ama le civiltà antiche e per chi ama andare a cercare angolini nascosti e poco conosciuti. E di sicuro se ci siete stati una volta, non potrete fare a meno di aver voglia di ritornarci.