Valencia è una città che ti inganna. Arrivi aspettandoti la classica città spagnola e ti ritrovi in un luogo che è tre cose insieme: un cuore storico che pulsa di leggende millenarie, un’astronave futuristica atterrata in un giardino lussureggiante e un’anima balneare rilassata che sa di sale e paella.
È questa sua triplice anima a renderla una delle destinazioni più complete e sorprendenti che tu possa trovare in Spagna. Ma come si conquista una città così poliedrica in soli 3 giorni? Con un piano.
Un piano intelligente, che non ti faccia correre a vuoto, ma che ti faccia assaporare ogni sua sfumatura. Questa non è una lista della spesa.
Questo è il nostro itinerario ragionato, quasi un racconto, pensato per farti vivere il meglio di Valencia, passo dopo passo, con i segreti e le dritte che solo un amico che vive lì potrebbe darti.
Sei pronto a scoprire cosa vedere a Valencia in 3 giorni e a innamorartene perdutamente? Partiamo.
Prima di iniziare: 3 consigli strategici per conquistare Valencia

Per trasformare il tuo weekend da “bello” a “perfetto”, ci sono alcune cose che devi sapere prima ancora di mettere piede in città. Questi non sono semplici consigli, ma vere e proprie strategie che ti faranno risparmiare tempo, denaro e stress, permettendoti di goderti al massimo i posti da vedere a Valencia. Fidati di noi.
1. La Valencia Tourist Card: quando sì e quando no
In molte guide leggerai: “Compra subito la Valencia Tourist Card”. Noi ti diciamo: “Aspetta e ragiona”. Questa card è fantastica perché include tutti i trasporti pubblici (incluso il tragitto da/per l’aeroporto) e l’ingresso gratuito a molti musei e monumenti municipali (Acquista online).
- Quando conviene? Se hai intenzione di usare molto la metro/bus e di entrare in tanti musei a pagamento (come la Lonja de la Seda o le Torri di Serranos), allora è un affare.
- Quando NON conviene? Se pensi di esplorare il centro storico principalmente a piedi (cosa fattibilissima) e di visitare solo la Città delle Arti e delle Scienze (che ha biglietti a parte e offre solo un piccolo sconto con la card), potresti risparmiare acquistando i biglietti singoli. Fai due conti in base al nostro itinerario prima di decidere.
2. Muoversi a Valencia: la regola dei due mondi
Valencia è divisa in due “mondi” logistici: il Centro Storico e la Città delle Arti e delle Scienze. Il centro storico si esplora a piedi. Anzi, devi perderti nei suoi vicoli. L’auto qui è un incubo. Per raggiungere la Città delle Arti e delle Scienze, invece, hai due opzioni intelligenti: l’autobus (linee come la 95 sono dirette ed economiche) o la bicicletta.
Noleggiare una bici e percorrere i meravigliosi Giardini del Turia per arrivare al complesso di Calatrava non è un semplice spostamento, è una delle esperienze più belle che la città offre.
3. Valencia come base strategica
Grazie all’alta velocità (treni AVE e Ouigo), Valencia è diventata un hub perfetto per esplorare altre parti della Spagna. Molti non sanno che in meno di 2 ore di treno puoi essere nel cuore della capitale.
Questo rende molto facile combinare l’itinerario valenciano con un’escursione di un giorno o un prolungamento del viaggio per scoprire cosa vedere a Madrid. È un’opzione da considerare se hai più di 3 giorni a disposizione, per un’immersione completa nella cultura spagnola.
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Cosa vedere a Valencia: itinerario di 3 giorni, la guida definitiva passo dopo passo
Ecco il nostro piano, non una corsa contro il tempo, ma un racconto in tre atti per conquistare Valencia. Abbiamo disegnato questo percorso per farvi assaporare le tre anime della città in un crescendo di scoperte, ottimizzando ogni spostamento.
- Primo giorno: una totale immersione nel cuore storico, un tesoro da esplorare interamente a piedi in una passeggiata di circa 4 km.
- Secondo giorno: un tuffo nel futuro e nel blu del Mediterraneo, dove useremo la bici o i comodi autobus per coprire distanze maggiori.
- Terzo giorno: la fuga nella natura più autentica, per scoprire che Valencia non è solo una città, ma un ecosistema. Seguiteci, l’esperienza sarà indimenticabile.
Itinerario giorno 1: le cose da vedere a Valencia più belle (il cuore storico)
Oggi le vostre gambe saranno il vostro unico mezzo di trasporto, e i vostri occhi lo strumento più importante. Ci addentreremo nella Ciutat Vella, il centro storico, in un percorso circolare di circa 4 km che vi assorbirà completamente.
Non c’è fretta, solo la voglia di perdersi per poi ritrovarsi. Il nostro unico, grande consiglio per questa giornata: rallentate e tenete il naso all’insù.
Valencia è una città che racconta storie sui suoi muri, tra gargoyle maliziosi, affreschi nascosti e dettagli modernisti che spuntano dove meno ve lo aspettate. Questa è la giornata dedicata ai grandi classici, ai posti da vedere a Valencia che ogni viaggiatore sogna di scoprire alla sua prima visita.
Mattina (9:00 – 13:30): Potere, sapori e leggende
1. Plaça de l’Ajuntament: il benvenuto monumentale

Il nostro viaggio non può che iniziare qui, nel salotto buono di Valencia. Plaça de l’Ajuntament (Piazza del Municipio) non è solo una piazza, è una dichiarazione di intenti. Ti troverai circondato da un’architettura eclettica e imponente, un mix di neoclassico e modernismo che racconta la ricchezza della città tra ‘800 e ‘900.
Domina la scena l’edificio del Municipio (l’Ajuntament), con la sua torre dell’orologio e il balcone da cui, durante la festa de Las Fallas, si dà il via alla “mascletà”. Di fronte, l’altrettanto spettacolare Palazzo delle Poste (Edificio de Correos), con la sua cupola di vetro e metallo.
L’esperienza da non perdere: Non limitarti a guardare il Municipio dall’esterno. L’ingresso è gratuito (controlla gli orari, solitamente feriali al mattino). Sali lo scalone di marmo e affacciati al Salón de Cristal.
Ti sentirai per un attimo parte della nobiltà valenciana. Ma il vero segreto è affacciarsi dal balcone principale: da lì avrai la stessa vista delle autorità durante le feste, un panorama privilegiato sulla piazza.
La storia che non tutti conoscono: La grande fontana centrale, di notte, si illumina con colori spettacolari. Ma pochi sanno che fino agli anni ’60, al suo posto, sorgeva un enorme mercato dei fiori, poi spostato. La piazza stessa, un tempo, era divisa in due da un blocco di case, abbattute per creare questo spazio monumentale e celebrativo.
2. Mercat Central: la cattedrale dei sapori e della luce

Dalla Plaça de l’Ajuntament, con una breve e piacevole passeggiata di 5 minuti (circa 400 metri) lungo l’Avinguda de Maria Cristina, ti troverai di fronte alla nostra seconda tappa. Il Mercat Central non è un mercato, è un’esperienza sensoriale.
Appena varcherai la soglia, sarai investito da un’ondata di profumi e da un brusio vivace che è la vera colonna sonora di Valencia. La sua architettura è un capolavoro del modernismo valenciano: una struttura colossale di ferro, vetro colorato e ceramiche dipinte a mano (“azulejos”) che inonda lo spazio di una luce quasi magica.
La storia da conoscere: Inaugurato nel 1928, fu uno dei progetti più ambiziosi dell’epoca. Gli architetti, discepoli di Lluís Domènech i Montaner (grande rivale di Gaudí), vollero celebrare la ricchezza della “huerta” (la fertile campagna valenciana). Per questo la grande cupola centrale è decorata con arance e fiori, mentre sulla cima dell’edificio due banderuole segnavento, un pesce spada e un pappagallo, simboleggiano l’unione del mare e della terra.
Il rituale dell’Almuerzo: Per vivere il mercato come un vero valenciano, devi compiere il rito dell'”almuerzo”, lo spuntino di metà mattina. Ignora i bar più turistici e fai così: vai in un chiosco di “salazones” e compra della “mojama” (filetto di tonno essiccato). Poi, in un banco di formaggi, chiedi un pezzo di “queso de servilleta”.
Infine, in un forno, compra un pezzo di pane fragrante. Con questo tesoro, esci e siediti su una panchina. Questo non è un semplice pranzo, è un’immersione nella cultura gastronomica locale, un’esperienza che ricorderai a lungo.
3. La Lonja de la Seda: dove la pietra si trasforma in foresta

Proprio di fronte al Mercat Central, attraversando la strada, ti aspetta un salto temporale di 500 anni. La Lonja de la Seda (il Mercato della Seta) è un capolavoro assoluto del gotico civile valenciano e patrimonio UNESCO. Non era una chiesa, ma il tempio del commercio, il luogo dove Valencia, nel suo Secolo d’Oro (il XV secolo), mostrava i muscoli al resto del Mediterraneo.
L’esperienza architettonica: L’interno della Sala de Contratación ti lascerà senza fiato. Le sue 8 altissime e sottili colonne elicoidali non sono solo un sostegno strutturale; sono state progettate per sembrare un bosco di palme di pietra, a simboleggiare un paradiso terrestre dove il commercio, se onesto, era benedetto. L’acustica è incredibile, e il silenzio che regna oggi è in netto contrasto con il febbrile brusio dei mercanti di un tempo.
Il segreto nascosto nei dettagli: Avvicinati alle pareti e alle colonne. La Lonja è famosa per i suoi “gargoyles” e le sue sculture grottesche. A differenza di quelli delle cattedrali, qui non rappresentano demoni, ma figure satiriche, a volte oscene.
Cerca le figure più bizzarre: un uomo calvo che si toglie una spina dal piede, un altro che mostra il sedere nudo, una donna che si tocca le parti intime. Erano una sorta di “meme” medievali, un modo per prendere in giro i vizi e le debolezze umane, un avvertimento per i mercanti a non lasciarsi distrarre.
Consiglio pratico: L’ingresso costa pochi euro (ed è gratuito la domenica), un prezzo irrisorio per un’esperienza così potente. Non saltare il piccolo e delizioso cortile degli aranci (“Pati dels Tarongers”), un’oasi di pace perfetta per riposarsi dopo la visita.
4. Cattedrale di Valencia e salita al Miguelete: la caccia al Santo Graal

Dalla Lonja, con una piacevole passeggiata di 5 minuti (circa 450 metri) che attraversa la vivace Plaça de la Reina, arriverai di fronte alla nostra prossima tappa, il cuore spirituale della città.
La Cattedrale di Valencia è un incredibile libro di storia scritto nella pietra. La sua particolarità è che non ha una sola facciata, ma tre, una per ogni stile architettonico principale che l’ha plasmata: una romanica, una gotica e una barocca. Fu costruita sopra un’antica moschea, che a sua volta sorgeva su un tempio romano.
L’esperienza imperdibile: Varcata la soglia, segui le indicazioni per la “Capilla del Santo Cáliz”. In una teca protetta, vedrai una semplice coppa di agata scura. Non è un calice qualsiasi. Secondo una tradizione secolare, supportata da numerosi studi e riconosciuta dal Vaticano, quello è il Santo Graal, il calice che Gesù usò durante l’Ultima Cena. Fu portato a Valencia da Roma per proteggerlo dalle invasioni e qui è rimasto. Indipendentemente dal proprio credo, trovarsi di fronte a un oggetto così carico di storia e leggenda è un momento di pura emozione e contemplazione.
La sfida e la ricompensa: Accanto alla Cattedrale si erge il Miguelete, il suo campanile ottagonale. La salita è un rito di passaggio. I suoi 207 gradini a chiocciola sono ripidi e stretti.
Un dettaglio tecnico cruciale: non c’è un doppio senso di marcia. Un semaforo in cima e in fondo regola il flusso di salita e discesa per evitare ingorghi. Sii paziente, ne vale la pena. Arrivato in cima, sarai ricompensato con la vista a 3 प्रिया° più completa sulla città vecchia, un panorama che ti farà capire l’anima di questa città, così diversa da quella di altre metropoli spagnole, come l’affascinante capitale andalusa che puoi scoprire nel nostro articolo su cosa vedere a Siviglia.
Pausa Pranzo (13:30 – 15:00): L’arte delle Tapas
Dalla Cattedrale, addentrati nei vicoli del Barrio del Carmen. Evita i locali con i menù fotografici in Plaza de la Reina. Cerca invece “Plaza del Negrito” o “Calle de la Bolsería”, a pochi passi. Qui troverai taverne storiche dove ordinare la vera “Agua de Valencia” (un cocktail potente a base di cava e succo d’arancia) e tapas tradizionali come l’ “esgarraet” (insalata di peperoni e baccalà) e le “clóchinas” (le piccole e saporite cozze valenciane).
Pomeriggio (15:00 – 18:00): Affreschi celestiali e mura possenti
5. Chiesa di San Nicola di Bari: lo stupore nascosto

Riprendiamo il nostro itinerario pomeridiano con una tappa a 5 minuti a piedi dal cuore del Carmen. Preparati a scoprire uno dei luoghi da visitare a Valencia più sorprendenti.
Dall’esterno, la Chiesa di San Nicola di Bari sembra una semplice parrocchia gotica. Ma appena varchi la soglia, preparati a rimanere a bocca aperta. I suoi 2.000 metri quadrati di volte e pareti sono interamente ricoperti da spettacolari affreschi barocchi, così vividi e luminosi da meritarsi il soprannome di “Cappella Sistina Valenciana”. Il recente restauro ha fatto miracoli.
Il consiglio da insider: Il biglietto d’ingresso include un’audioguida. Non ignorarla. È fatta benissimo e ti racconterà le storie dipinte sopra la tua testa, quelle di San Nicola (sì, proprio colui che ispirò la figura di Babbo Natale) e di San Pietro Martire, facendoti apprezzare dettagli che altrimenti ti sfuggirebbero.
6. Torres de Serranos: la porta della storia

Concludiamo la nostra giornata dedicata alle cose da vedere a Valencia più belle con una passeggiata di 10 minuti (circa 800 metri) che ci porta fino a uno dei simboli della città. Le Torres de Serranos sono molto più di una porta medievale. Erano la porta d’accesso principale alla città murata, un arco di trionfo monumentale pensato per impressionare re e ambasciatori.
Una storia di resilienza che pochi conoscono: Durante la Guerra Civile Spagnola (1936-1939), quando Madrid era sotto assedio, il governo repubblicano trasferì segretamente i capolavori del Museo del Prado qui, a Valencia. Le spesse mura delle Torres de Serranos furono ritenute il luogo più sicuro per proteggere dalle bombe opere di Goya, Velázquez e El Greco. Sali fino in cima (il biglietto costa pochi euro).
Da un lato, ammirerai i tetti del centro storico che hai appena esplorato. Dall’altro, vedrai i verdissimi Giardini del Turia. È il punto perfetto per capire la transizione tra la Valencia del passato e quella del presente.
Mappa itinerario 1° giorno a Valencia
Itinerario giorno 2: il fiume verde, il futuro e il sapore di mare
Oggi cambiamo completamente scenario. Dopo l’immersione nella storia, ci tufferemo nel futuro e nella natura. Il tema della giornata è la straordinaria trasformazione urbana di Valencia.
Copriremo distanze maggiori, quindi la logistica sarà fondamentale. Il nostro mezzo di trasporto prediletto sarà la bicicletta, il modo migliore e più divertente per vivere il percorso, ma forniremo anche le alternative con i mezzi pubblici.
Preparati a una giornata di stupore, che ci porterà dal letto di un fiume prosciugato a un’astronave di vetro, fino alla brezza del Mediterraneo. Il percorso in bici è di circa 9-10 km, quasi interamente in piano e su pista ciclabile.
Mattina (9:30 – 14:00): Pedalando nel futuro
Oggi cambiamo completamente registro. Dopo l’immersione nella storia della Ciutat Vella, ci proiettiamo nel futuro, scoprendo il capolavoro di trasformazione urbana che ha reso Valencia famosa nel mondo. Sarà una mattinata dinamica, perfetta da vivere in bicicletta per assaporare ogni metro di questo percorso unico.
L’alternativa comoda sono gli autobus, ma ti assicuriamo che pedalare qui è parte integrante dell’esperienza. Preparati a un viaggio che inizia in un giardino nato da un disastro e finisce ai piedi di un’architettura che sembra venire da un altro pianeta.
1. Giardini del Turia: il fiume che è diventato un parco

Come iniziare: La nostra giornata comincia noleggiando una bicicletta in uno dei tanti negozi del centro. Il nostro obiettivo è scendere nel Jardín del Turia, uno dei parchi urbani più grandi e geniali d’Europa. Non è un parco normale, è un ex-fiume.
La sua incredibile storia: Nel 1957, il fiume Turia straripò, inondando tragicamente la città. La risposta di Valencia fu visionaria: invece di ricostruire gli argini, decisero di deviare l’intero corso del fiume a sud della città. Cosa fare del letto prosciugato che tagliava in due Valencia? Scartata l’idea folle di un’autostrada, nacque il progetto di questo serpentone verde di 9 km.
L’esperienza da vivere: Inizia a pedalare dal Pont de Serrans (proprio sotto le torri che abbiamo visitato ieri). Il percorso è un’immersione totale nella vita valenciana: passerai sotto ponti storici e moderni, accanto a campi sportivi, aranceti, fontane e aree relax. Vedrai gente che corre, fa yoga, porta a spasso i cani.
È il salotto all’aperto della città. Non mancare una sosta al surreale Parco di Gulliver, una gigantesca scultura del personaggio di Swift su cui i bambini (e non solo) si arrampicano e scivolano.
2. Città delle arti e delle scienze: un sogno di vetro e ceramica bianca

Pedalando per circa 5-6 km nel verde (una piacevolissima pedalata di 30-40 minuti quasi interamente in piano), assisterai a uno spettacolo unico: gradualmente, tra gli alberi, inizieranno a spuntare delle immense strutture bianche e futuristiche. Sei arrivato alla Ciudad de las Artes y las Ciencias, il capolavoro dell’architetto valenciano Santiago Calatrava.
Il significato nascosto: Questo complesso non è solo un centro culturale; è il simbolo della rinascita e dell’orgoglio di Valencia. Ogni edificio è un omaggio alla natura mediterranea e all’anatomia, tradotto in un linguaggio architettonico avveniristico.
L’Hemisfèric (il cinema IMAX) è un occhio umano che si riflette sull’acqua, simbolo di saggezza e scoperta. Il Museu de les Ciències ha la forma di uno scheletro di balena, un tributo alla vita.
Il Palau de les Arts, il teatro dell’opera, sembra un elmo da conquistador o un pesce che balza fuori dall’acqua.
Consiglio strategico fondamentale: In un itinerario di 3 giorni, visitare tutto l’interno è impossibile. La scelta più impattante è l’Oceanogràfic. Compra i biglietti online con settimane di anticipo, scegliendo una data e una fascia oraria.
In alta stagione, presentarsi senza biglietto significa affrontare code interminabili. Dedica almeno un’ora solo a passeggiare e fotografare il complesso dall’esterno: ogni angolo offre una prospettiva nuova e sbalorditiva.
Alternativa con i mezzi: Se non vuoi pedalare, da Plaça de l’Ajuntament prendi l’autobus 95. In circa 20 minuti ti lascerà proprio di fronte.
Dopo una mattinata passata a viaggiare nel futuro, il nostro pomeriggio sarà un ritorno alle radici più autentiche di Valencia: il mare, la sua gente e i suoi sapori. Continueremo il nostro percorso in bicicletta, spingendoci fino alla costa, dove ci aspetta un rito gastronomico e un quartiere che è un mondo a parte. La distanza da coprire è breve, circa 3-4 km dalla Città delle Arti e delle Scienze, su comode piste ciclabili.
Pausa Pranzo (14:00 – 15:30): il rito della Paella
Dalla Città delle Arti e delle Scienze, segui la pista ciclabile che costeggia l’ultima parte dei Giardini del Turia fino a raggiungere il mare. È arrivato il momento di onorare il piatto per cui Valencia è famosa in tutto il mondo.
Il segreto per non sbagliare: La vera paella si mangia a pranzo, è un piatto conviviale e sostanzioso. I valenciani non la ordinano quasi mai per cena. Viene servita nella sua padella (“paella” in valenciano significa proprio “padella”) e la tradizione vorrebbe che si mangiasse direttamente da lì.
Dove andare: Evita i menù turistici sul lungomare principale. Cerca ristoranti storici un po’ defilati. Due nomi su tutti: La Pepica, dove amava mangiare lo scrittore Ernest Hemingway, e Casa Carmela, famosa per la sua paella cotta su fuoco di legna d’arancio, che le conferisce un aroma unico. Prenota sempre, specialmente nel weekend. Chiedi la “paella valenciana” (con pollo, coniglio e verdure) per assaggiare la ricetta originale.
3. La Malvarrosa e la Marina di Valencia: il respiro dell’orizzonte

Dopo pranzo, niente di meglio di una passeggiata digestiva sul lungomare. La spiaggia della Malvarrosa è una distesa immensa di sabbia dorata. Anche se non è paragonabile per bellezza ad altre spiagge spagnole, come le calette che puoi trovare vicino a Malaga, la sua vastità e il senso di apertura che regala sono incredibilmente rilassanti.
L’esperienza da non perdere: Esplora la Marina di Valencia. Riconvertita per l’America’s Cup del 2007, oggi è un’area moderna e vivace. Cerca l’edificio Veles e Vents (“Vele e Venti”), un capolavoro di architettura di David Chipperfield, con le sue terrazze a sbalzo che sembrano fluttuare nell’aria. Salire su una di esse per ammirare la vista sul porto e sul mare è un’esperienza gratuita e magnifica.
4. El Cabanyal: un tesoro di ceramiche e storie di pescatori

Concludi la giornata addentrandoti nel quartiere che si trova proprio alle spalle della spiaggia: El Cabanyal. Questo non è un semplice quartiere, è un ex comune di pescatori annesso a Valencia solo a fine ‘800, e ha mantenuto un’identità fortissima.
Cosa lo rende unico: Le sue case basse, le “barracas”, con le facciate interamente ricoperte di “azulejos” (piastrelle di ceramica) coloratissime. Era un modo per i pescatori di decorare le proprie case e proteggerle dall’umidità del mare. Passeggiare in strade come Calle de la Reina o Calle de la Barraca è come trovarsi in un museo a cielo aperto del modernismo popolare.
Il quartiere ha rischiato di essere demolito per far posto a un viale, ma la tenace resistenza dei suoi abitanti lo ha salvato. Oggi è un’area vibrante, piena di bodegas autentiche e un’atmosfera unica.
Come rientrare: Da El Cabanyal, puoi facilmente tornare in centro con il tram (linee 4 o 6) o con l’autobus (linee 32 o 92).
Mappa itinerario 2° giorno a Valencia
Itinerario giorno 3: immersione nella savana africana al Bioparc
Per il nostro ultimo giorno, ci dedichiamo a due esperienze immersive che ci porteranno lontano dal centro urbano. La mattina sarà un’avventura nel cuore dell’Africa, senza mai lasciare Valencia.
Per raggiungere la nostra meta, il Bioparc, situato all’estremità ovest dei Giardini del Turia, la soluzione più comoda sono i mezzi pubblici (autobus 98 o 99) o un taxi. La visita richiederà almeno 3-4 ore per essere apprezzata a pieno.
1. Bioparc Valencia: molto più di uno zoo

Dimentica l’idea di un vecchio zoo con gabbie e sbarre. Il Bioparc di Valencia è un capolavoro di “zoo-immersione”, un concetto rivoluzionario che mette al centro il benessere animale e l’esperienza del visitatore.
Qui gli animali vivono in habitat ricreati con una cura maniacale, separati dal pubblico non da recinzioni visibili, ma da barriere naturali come corsi d’acqua, rocce e vetrate immense. Il risultato è la sensazione incredibile di essere davvero in Africa.
La sua filosofia: Il parco è diviso in quattro grandi aree che rappresentano gli ecosistemi africani: la Savana, la foresta equatoriale, le zone umide e l’isola di Madagascar. Potrai vedere branchi di giraffe, zebre e antilopi che convivono in ampi spazi, gorilla che riposano all’ombra di un baobab e ippopotami che nuotano sott’acqua visti da una prospettiva subacquea unica.
L’esperienza da non perdere: Non mancare l’area dedicata alla foresta equatoriale. Entrare in questa zona umida e lussureggiante, con i lemuri che saltano liberamente tra gli alberi a pochi metri da te, è un’emozione indimenticabile. È uno dei pochi luoghi in Europa dove è possibile un’interazione così ravvicinata e rispettosa.
Consiglio da insider: Controlla sul sito ufficiale gli orari dei pasti degli animali. Assistere al “feeding time” dei gorilla o dei leoni, con i keeper che spiegano le loro abitudini, aggiunge un enorme valore educativo alla visita, specialmente se viaggi con bambini. Anche in questo caso, comprare i biglietti online ti farà risparmiare tempo all’ingresso.
Dopo una mattinata africana, il nostro pomeriggio sarà dedicato a un paesaggio profondamente valenciano, un luogo dell’anima da cui nasce il piatto simbolo della Spagna. Ci sposteremo a circa 10 km a sud della città, nel Parco Naturale dell’Albufera. È una gita che ti consigliamo di fare nel primo pomeriggio per godere della luce migliore e del tramonto.
Pausa Pranzo (13:30 – 15:00): A pranzo nel villaggio di El Palmar
2. El Palmar
Come arrivare: Per raggiungere l’Albufera, l’opzione migliore è l’autobus pubblico linea 25, che parte dal centro di Valencia. Scendi al villaggio di El Palmar. L’esperienza gastronomica definitiva: El Palmar è un piccolo villaggio di pescatori che sorge su un’isola in mezzo alle risaie.
Questo è il luogo di nascita ufficiale della paella. Pranzare qui non è un’opzione, è un pellegrinaggio. Scegli una delle tante “arrocerías” (ristoranti specializzati in riso) e ordina una paella. Sarà l’esperienza culinaria più autentica del tuo viaggio.
3. Parco Naturale dell’Albufera: un tramonto sull’acqua dolce
L’Albufera (dall’arabo “al-buhayra”, il piccolo mare) è la laguna d’acqua dolce più grande di Spagna, separata dal Mediterraneo da una sottile striscia di dune e pinete (la Devesa). È un ecosistema di importanza vitale, un paradiso per centinaia di specie di uccelli migratori.
La storia che non tutti conoscono: Per secoli, queste risaie hanno garantito la sopravvivenza economica della regione. Lo scrittore valenciano Vicente Blasco Ibáñez ha immortalato la vita dura dei pescatori e dei contadini di queste terre nel suo famoso romanzo “Canne e fango”.
L’esperienza da non perdere: Dopo pranzo, fai un giro in “albuferenc”, la barca a fondo piatto tipica dei pescatori locali. Ti porteranno a navigare lentamente tra i canali delle risaie, spiegandoti i segreti della laguna. Il momento culminante è quando la barca si ferma in mezzo al lago per attendere il tramonto.
Vedere il sole rosso che si tuffa nell’acqua calma della laguna, con il solo suono degli uccelli, è uno degli spettacoli più poetici e commoventi che la Spagna possa offrire. È un’esperienza che, per la sua autenticità, ricorda la magia che si respira in altre aree naturali uniche, come le paludi del Guadalquivir vicino a Siviglia.
Rientro in città: Dopo il tramonto, riprendi l’autobus linea 25 da El Palmar per tornare a Valencia, con gli occhi e il cuore pieni della magia di questa terra anfibia.
Mappa itinerario 3° giorno a Valencia
Cosa mangiare a Valencia: guida ai sapori imperdibili (oltre la paella)
Pensare che la gastronomia valenciana si fermi alla paella sarebbe come dire che l’arte italiana si ferma alla Gioconda. Certo, la paella è il capolavoro indiscusso, ma Valencia offre un universo di sapori che nascono da una terra fertile (la “huerta”) e da un mare generoso. Preparati a un viaggio nel gusto che ti sorprenderà a ogni boccone.
Prodotti e piatti tipici di Valencia che devi assolutamente provare
Il re della tavola, ovviamente, è il riso. Ma non solo nella Paella Valenciana (quella autentica, con pollo, coniglio, fagiolini e lumache, mai pesce!). Devi assolutamente provare l’Arroz a banda, un riso cotto nel brodo di pesce, servito asciutto e saporitissimo, o l’Arroz negro, con nero di seppia e calamari.
Un altro grande protagonista è l’All i Pebre, uno stufato potente e delizioso di anguilla, aglio e paprika, tipico della zona dell’Albufera. Per uno spuntino veloce, cerca l’Esgarraet, una semplice ma sublime insalata di peperoni arrostiti e baccalà sotto sale. Ma il rito quotidiano che non puoi mancare è la “merienda” (la merenda) con l’Horchata de chufa, una bevanda vegetale dolce e rinfrescante, ottenuta da un tubero chiamato “chufa”.
Va gustata rigorosamente fredda, accompagnata dai Fartons, dei dolci soffici e allungati da intingere. Infine, non dimenticare di assaggiare le Clóchinas, le piccole e saporitissime cozze valenciane, disponibili solo in stagione (i mesi senza la “r”, da maggio ad agosto).
Dove mangiare a Valencia: i ristoranti iconici da provare
Per gustare la vera cucina valenciana, devi sapere dove andare. Abbiamo selezionato per te alcuni locali, dai templi della paella alle taverne storiche, dove la tradizione è sacra. Ricorda: per la paella, prenota sempre e vai a pranzo!
Casa Carmela – Carrer d’Isabel de Villena, 155 sito web (zona Malvarrosa) Se vuoi assaggiare la Paella Valenciana come Dio comanda, questo è il posto. Aperto dal 1922, Casa Carmela è un’istituzione. Qui la paella viene cotta ancora come una volta, su fuoco vivo di legno d’arancio, che le conferisce un aroma affumicato inconfondibile. L’ambiente è elegante ma autentico, frequentato da famiglie valenciane. Il consiglio da insider: ordina la paella appena arrivi, perché richiede almeno 40 minuti di preparazione. Nell’attesa, goditi degli antipasti di pesce fresco. Non è economico, ma è un’esperienza gastronomica che vale il viaggio.
Central Bar by Ricard Camarena sito web – Mercat Central – Come già accennato, questo non è un semplice bar, ma un avamposto del gusto firmato da uno chef stellato all’interno del mercato più bello del mondo. Central Bar è il luogo perfetto per un “almuerzo” (il pranzo di metà mattina) o per un pranzo veloce e di altissima qualità. Scegli uno sgabello al bancone e ordina le loro tapas creative o i “bocadillos” gourmet. Da provare assolutamente: il “Bocadillo Ricard Camarena”, con lombo, cipolla e senape. È sempre affollatissimo, metti in conto un po’ di attesa, ma ne vale la pena.
Bodega Casa Montaña – Carrer de Josep Benlliure, 69 (El Cabanyal) – Per un’autentica esperienza di “tapeo”, devi andare nel quartiere del Cabanyal e cercare questa bodega storica, aperta dal 1836. Casa Montaña è un luogo magico, con botti di vino alle pareti e un’atmosfera d’altri tempi. È famosa per le sue tapas di pesce freschissimo (acciughe, sardine, calamari) e per l’incredibile selezione di vini e vermouth. L’etichetta da rispettare: si ordina al bancone, dove i camerieri segnano il conto con il gesso. È il posto perfetto per un aperitivo lungo o una cena informale a base di piccole porzioni.
Horchatería Santa Catalina – Plaça de Santa Caterina, 6 (vicino alla Cattedrale) – Non puoi lasciare Valencia senza aver provato l’horchata nel suo tempio. L’Horchatería Santa Catalina è un locale storico, con le pareti decorate da splendide ceramiche di Manises. È il luogo perfetto per una pausa pomeridiana. Ordina una “horchata granizada” (ghiacciata) con i suoi “fartons” caldi. Curiosità: è uno dei pochi posti dove puoi assaggiare anche il cioccolato caldo denso alla spagnola, perfetto se visiti la città in un giorno più fresco.
Cosa vedere vicino a Valencia (gite in giornata a meno di 60 km)
Se hai più di tre giorni a disposizione, Valencia si trasforma in una base perfetta per esplorare una regione ricca di storia, natura e fascino. Con brevi e comodi spostamenti in treno o in auto, puoi scoprire tesori inaspettati. Ecco 4 gite in giornata che ti consigliamo con il cuore per arricchire il tuo viaggio.
1. Sagunto (~28 km): un viaggio tra Romani e Cartaginesi

Perché andare: Per un’immersione totale nella storia antica. Sagunto è una città che trasuda leggenda. È famosa per l’eroica resistenza contro l’assedio di Annibale nel 219 a.C., evento che scatenò la Seconda Guerra Punica.
La visita è un viaggio a ritroso nel tempo: devi assolutamente salire al suo imponente Castello, una fortezza che si estende per quasi un chilometro su una collina, con resti iberici, romani e arabi. Ai piedi del castello, non perderti il magnifico Teatro Romano, scavato nella roccia nel I secolo d.C.
L’esperienza da non perdere: Esplora il quartiere ebraico (la “Judería”), un piccolo labirinto di vicoli bianchi e silenziosi ai piedi del castello. È un angolo di pace che pochi turisti visitano.
Come arrivare: Il treno di “cercanías” (linea C6) dalla Estació del Nord di Valencia è il modo più semplice e veloce. In circa 30 minuti sei a destinazione.
2. Xàtiva (~60 km): il castello mozzafiato e i Papi Borgia
Per ammirare uno dei castelli più spettacolari di tutta la Spagna. Il Castello di Xàtiva è una doppia fortezza (maggiore e minore) arroccata su una lunga cresta montuosa, con una vista panoramica che domina tutta la valle.
È un luogo incredibilmente scenografico. Ma Xàtiva è anche famosa per essere la città natale di due Papi della controversa famiglia Borgia: Callisto III e Alessandro VI. Il centro storico è un elegante insieme di palazzi nobiliari e fontane.
Il consiglio da insider: La salita al castello a piedi è lunga e ripida. Usa il trenino turistico che parte dal centro città per salire, e poi goditi una piacevole discesa a piedi attraverso i giardini.
Come arrivare: Anche qui, il treno di “cercanías” (linea C2) dalla Estació del Nord è la scelta migliore. Il viaggio dura circa 50 minuti.
3. Gandia (~65 km): spiagge immense e il palazzo ducale
Per una giornata che unisce una delle spiagge più belle della regione a un pezzo importante di storia. Gandia offre una doppia anima: la “Playa de Gandia”, una distesa immensa di sabbia dorata finissima, perfettamente attrezzata e molto amata dalle famiglie spagnole, e la città storica, a 3 km dalla costa. Qui il gioiello da non perdere è il Palau Ducal dels Borja, la sontuosa residenza della famiglia Borgia, con sale decorate in modo sfarzoso, come la spettacolare Galleria Dorata.
L’esperienza da non perdere: A Gandia, prova la “fideuà”, un piatto simile alla paella ma fatto con dei piccoli spaghetti corti al posto del riso. Si dice che sia nata proprio qui, da un’idea di alcuni pescatori.
Come arrivare: Il treno di “cercanías” (linea C1) dalla Estació del Nord ti porta direttamente nel centro di Gandia in circa un’ora. Dalla stazione, ci sono autobus frequenti per la spiaggia.
4. Cullera (~45 km): la montagna che si tuffa nel mare
Per un paesaggio costiero unico e diverso dal solito. A differenza delle spiagge piatte di Valencia, Cullera è dominata da una piccola montagna (la “Montaña de los Zorros”) che si tuffa quasi nel Mediterraneo, creando una baia spettacolare. La sua spiaggia principale, San Antonio, è una grande mezzaluna di sabbia fine.
Ma il vero fascino sta nel salire fino al Santuario della Virgen del Castillo, in cima alla montagna, per una vista panoramica a 360 gradi che abbraccia la costa, le risaie e persino il golfo di Valencia in lontananza.
Un dettaglio curioso: Sulla montagna, cerca le grandi lettere bianche che compongono il nome “Cullera”. È un po’ la versione valenciana della scritta di Hollywood!
Come arrivare: Il treno di “cercanías” (linea C1) è comodo e impiega circa 35 minuti.
10 cose da sapere su Valencia – consigli utili e F.A.Q.
Hai ancora qualche curiosità? Perfetto. Abbiamo raccolto qui tutte le domande più comuni che i viaggiatori si pongono prima di partire per Valencia, con risposte chiare, dirette e piene di consigli pratici per rendere il tuo viaggio indimenticabile.
Quali sono le cose da non perdere assolutamente a Valencia?
Se avessi pochissimo tempo, le 3 cose che rappresentano l'anima di Valencia sono: 1) La Città delle Arti e delle Scienze per la sua architettura futuristica. 2) Il Mercat Central, per un'immersione nei sapori e nella vita locale. 3) La Cattedrale con il Santo Graal e la salita al Miguelete, per la storia e una vista mozzafiato. Questi tre luoghi ti danno un assaggio perfetto della triplice anima della città: futuro, tradizione e spiritualità.
Quanti giorni ci vogliono per vedere Valencia e cosa si riesce a fare in 3 giorni?
Per una visita completa che includa anche i dintorni come l'Albufera, 4-5 giorni sarebbero ideali. Tuttavia, 3 giorni sono il tempo perfetto per vedere tutte le attrazioni principali senza correre. Il nostro itinerario è studiato apposta: il primo giorno ti permette di conquistare tutto il centro storico, il secondo di esplorare la Città delle Arti e delle Scienze e il mare, e il terzo di dedicarti a un'esperienza unica come il Bioparc o l'Albufera.
Cosa si può vedere a Valencia in un solo giorno?
Se hai solo un giorno, concentrati al 100% sulla Ciutat Vella (il centro storico). Segui il nostro itinerario del Giorno 1: inizia dal Mercat Central, visita la Lonja de la Seda, ammira la Cattedrale e sali sul Miguelete, e concludi con una passeggiata nel Barrio del Carmen. È un tour intenso ma ti permetterà di vedere tutti i monumenti più importanti.
Qual è la parte più bella di Valencia e cosa c'è da vedere al centro?
La bellezza di Valencia sta nella sua diversità. Molti considerano la Ciutat Vella (il centro storico) la parte più affascinante, con il suo labirinto di vicoli, piazze monumentali e tesori gotici. Qui si concentrano le attrazioni principali: la Cattedrale, la Lonja de la Seda, il Mercat Central, le Torres de Serranos e il Barrio del Carmen. Altri, invece, sono stregati dalla bellezza futuristica della Città delle Arti e delle Scienze. La vera magia è il contrasto tra queste due aree.
Per cosa è famosa Valencia?
Valencia è famosa nel mondo per tre cose principali: 1) La Paella, che è nata proprio qui. 2) La Città delle Arti e delle Scienze, il capolavoro architettonico di Santiago Calatrava. 3) La festa de Las Fallas a marzo, una celebrazione incredibile di arte, musica e fuoco, dichiarata Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO.
Dove si trovano le case colorate a Valencia? E perché Burano ha le case colorate?
A Valencia, le case colorate più famose si trovano nel quartiere marittimo de El Cabanyal. Le facciate delle 'barracas', le antiche case dei pescatori, sono ricoperte di piastrelle di ceramica ('azulejos') vivaci, una tradizione modernista per proteggere le case dall'umidità. La domanda su Burano è interessante: lì le case sono colorate perché, secondo la leggenda, i pescatori le dipingevano con colori sgargianti per poterle riconoscere da lontano, anche con la nebbia, al loro ritorno dalla laguna. Due luoghi diversi, due storie affascinanti.
Dove si trovano le case bianche?
Se cerchi le tipiche 'case bianche' in stile mediterraneo, a Valencia non le troverai in modo diffuso come in Andalusia o nelle Isole Greche. Tuttavia, puoi trovare scorci con edifici bianchi e un'atmosfera simile nei villaggi del Parco Naturale dell'Albufera, come El Palmar, dove le tradizionali 'barracas' dei pescatori erano originariamente costruite con tetti di paglia e pareti bianche.
Cosa comprare di tipico a Valencia?
Oltre ai classici souvenir, cerca qualcosa di autentico. Un'ottima idea è la ceramica di Manises, che puoi trovare in negozi specializzati nel centro storico. Un altro acquisto perfetto è un prodotto gastronomico: una bottiglia di Horchata concentrata o un pacco di riso Bomba per provare a fare la paella a casa. Per un regalo davvero unico, una bottiglia di Agua de Valencia artigianale.
Dove andare la sera a Valencia?
Valencia ha una vivace vita notturna con opzioni per tutti. Per un'atmosfera bohémien con bar di tapas e locali alternativi, il Barrio del Carmen è il top. Per qualcosa di più trendy e 'hipster', con ristoranti gourmet e cocktail bar alla moda, il quartiere di Ruzafa è il posto giusto. D'estate, la zona della Marina e del lungomare della Malvarrosa si anima con discoteche e locali all'aperto.
Video su Valencia
Prima di partire per il tuo soggiorno a Valencia ti vogliamo mostrare questo veloce video su Valencia, giusto per darti un’infarinatura generale su questa magnifica città.